L’autunno sta entrando con il suono della pioggia, vestito da caldi colori a volte oscurati da nuvole grigie e ci mostra ancora ciò che è in vita, lasciando lentamente spazio all’inerzia.
L’autunno è un tempo in cui la Natura si prepara al sonno invernale, all’oscurità, al freddo e all’immobilità dell’inverno.
Con l’equinozio autunnale celebriamo l’equilibrio tra le due polarità maschile e femminile, dove giorno e notte hanno la stessa durata. L’energia si trasforma lentamente invertendo la sua polorità, da Yang a Yin.
Madre Terra racconta come la Natura rallenta il suo ritmo. La notte diventa giorno dopo giorno più lunga. La natura ci insegna lentamente a lasciar andare e che ciò, fa parte della nostra esistenza.
L’autunno è un tempo per calmarsi, riposarsi, conservare ciò che è necessario e prezioso, rafforzare il sistema immunitario. L’energia d’autunno si condensa, si compatta, si interiorizza proprio come il Metallo, che secondo la Medicina Tradizionale Cinese è l’elemento connesso a questa stagione.
Dopo il calore estivo il metallo si condensa ed è compatto, diventando più resistente, tagliando i rami secchi che oramai non servono.
Gli alberi non muoiono. Semplicemente focalizzano la loro energia verso l’interno, preparandosi ad un tempo di crescita, in cui le loro risorse interiori diventano più importanti della loro espressione esteriore.
Seconda la filosofia dei Cinque Elementi, ad ogni stagione è attribuito un movimento energetico a cui corrisponde una coppia di organi viscere.
L’autunno è la stagione dei polmoni e dell’intestino crasso, dei capelli e della pelle.
L’energia diventa più leggera, secca e fredda, quindi durante questo tempo dell’anno potremmo ritrovarci più irrequieti e privi di fondamenta. Come insegna anche la filosofia ayurvedica in autunno l’energia Vata aumenta.
Il polmone è l’organo più sensibile e connesso all’immunità. Anche l’intestino crasso gioca un ruolo molto importante in questa stagione dell’anno, e ci invita a purificare il nostro colon a cui è collegata anche la saluta della pelle.
Attraverso pratiche e rimedi naturali possiamo accompagnare il nostro organismo per vivere al meglio questo momento di passaggio, questa trasformazione.
Uno dei miei rituali preferiti della stagione autunnale è l’abyhanga, un auto massaggio ayurvedico. Con l’aiuto di un respiro calmo ed oli i benefici di questa pratica così antica accrescono.
I polmoni e l’intestino crasso ci aiutano in questa interiorizzazione, a portare dentro, conservare ciò che ci serve, ma anche ad eliminare ciò che non ci serve più.
In chiave psichica, infatti, questa trasformazione ci consente di interiorizzare le esperienze significative, e di lasciare andare invece il superfluo. Il polmone è anche legato alla wei qi, l’energia difensiva che scorre lungo il nostro corpo, in termini più occidentali, potremmo definirla come ‘le difese immunitarie’.
L’autunno è un momento per raccogliere le nostre energie e fare scorta per l’inverno. Il nostro corpo ha bisogno di cibi caldi conditi con oli sani e più nutrienti. Cibi che inumidiscono dai sapori agrodolci e salati. Le erbe e le spezie aromatiche che riscaldano sono ottime purché non “si muovano verso l’esterno”. Ortaggi a radice e cibi acidi come crauti, olive, sottaceti, fagioli aduki, tè alla rosa canina, aceto e yogurt sono ottime opzioni. La cucina autunnale ci offre zucca, castagne, legun, frutta secca e tanto zenzero.
In questo tempo il respiro della Natura si fa sopseso, nell’attesa di una trasformazione, e il tempo stesso sembra fermarsi.
È il tempo del raccolto, della gratitudine, dello spogliarsi, del viaggio interiore.
Impulsi e riflessioni autunnali:
*Qual è il TUO raccolto personale?
* Per quali esperienze, risultati e sfide sei grata/o ora?
* Come posso regalare agli altri le mie capacità e i miei talenti?
* Come posso prendermi cura del corpo, della mente e delle emozioni durante la stagione autunnale?
* E dov’eri a marzo l’ultimo equinozio?
* Dove sei ora?