Inspiro. Espiro.
Ogni nascita è segnata dall’inspirazione, così come ogni morte dall’espirazione.
Ogni ciclo di respiro simboleggia una rinascita, la nostra rinascita.
Il respiro è il soffio vitale, ciò che nella tradizione yogica indiana è conosciuto come prana; l’energia vitale che scorre dentro ogni essere e che riempie l’universo. Il prana è ciò che mangiamo, ciò che beviamo, le immagini e i suoni che ci circondano. Le emozioni stesse sono prana. Il prana è quella energia che ci offre la vita ma anche il senso di essere vivi. Il prana è l’energia intorno a noi e dentro di noi, Ayama è espansione e liberazione. Il Prananyama è la respirazione cosciente.
Il respiro ci accompagna in ogni istante della nostra vita e molto spesso ne siamo inconsapevoli.
Lui fluisce solo e naturalmente.
Il Pranayama ci insegna a respirare con presenza, attraverso le tecniche ci insegna ad allungare, trattenere e modificare il respiro per migliorare la qualità di vita.
Lo yoga esalta l’importanza e la sacralità del respiro, che è la chiave per aprire il corpo guidandoci in ogni postura e movimento. Nella pratica yoga il respiro è l’elemento essenziale di questa forza di apertura.
Preparare il corpo per preparare la mente all’effetto del Pranayama. Il Pranayama è uno strumento molto poderoso, che ossigena i tessuti più profondi del corpo e li libera dalle tossine: ma prima di eliminarle, le rimette in circolo, provocando a volte nausee, giramenti di testa o emicranie.
Ad ogni inspirazione il corpo si nutre di prana. Ad ogni espirazione ciò che non serve più ci lascia.
La respirazione diventa quindi una tecnica potente nello yoga, usando il respiro yogico il nostro benessere fisico, mentale e spirituale migliora.
La pratica dello yoga e del pranayama aiutano a re-impostare il respiro e provando ad integrarlo nella vita quotidiana, diventa la nostra bussola.
La mente fluisce, quando il respiro fluisce. La mente si calma, quando il respiro si calma.
Respirando consapevolmente e profondamente permettiamo al respiro stesso di creare forza e rilassamento nel corpo, chiarezza e calma nella mente; e noi impariamo a vivere fluendo.
Osservando l’esperienza del respiro, il suo viaggio, entriamo in connessione con le nostre emozioni, con noi stessi. Calmiamo i tumulti della mente. Entriamo in ascolto. Tutta l’attenzione viene rivolta verso l’interno, il nostro interno.
Volgendo lo sguardo dentro senza giudicarci, accettandoci e accettando ciò che accade dentro e fuori di noi, riusciamo a percepire i segnali che il respiro ci manda.
Conscio ed inconscio comunicano. Il microcosmo umano si connette con il macrocosmo universale, così come il nostro mondo interno si connette a quello esterno.
Quando visualizziamo il respiro fluire e viaggiare nel corpo, andiamo dentro di noi, ci guardiamo, conoscendoci consapevolmente.
Con questo viaggio interiore impariamo a percepire i nostri pensieri, le nostre resistenze e tutte quelle situazioni di ostacolo ed attaccamento.
Il respiro ci guida, ci parla con il suo rumore sordo. Si radica e radica il corpo.
Le tensioni, i blocchi, che siano fisici o emotivi, si sciolgono.
Un respiro consapevole e lento ci accompagna creando silenzio nelle nostre menti, ammutolendo i nostri pensieri. Nell’intervallo tra il tempo dell’inspirazione e dell’espirazione si percepisce uno spazio di vuoto, una breve pausa, manifestazione a noi più vicina e diretta del silenzio nella sua accezione più assoluta.
Il respiro ci permette di trovarci e ritrovarci, di rimanere nel momento presente.
Qui ed ora.