Mentre siedo fuori su una sdraietta di legno, sotto l’ombra di un albero di ulivo, il mio guerrero di luce ed il mio compagno per la vita riposano. I raggi del sole disegnano le sagome dei rami e delle foglie a terra. Il vento soffia leggero e rinfresca l’aria. Il cielo si colora di bianco, grigio e azzurro. E il sole fa capolino, a volte.
È una giornata bislacca. Una parte di me sente il desiderio di tornare a casa, l’altra gode della natura che la circonda. Il silenzio, qualche grillo che canta, le mosche e le api che si incrociano.
Ecco che lentamente il cielo diventa azzurro ed io ho una gran voglia di raccontare.
Qualche settimana fa è iniziata la nostra avventura.
Quando Oihan è venuto al mondo abbiamo vissuto momenti intensi, durante i quali sognavo con lui, Oihan, con noi. I momenti vuoti trascorsi in sala d’attesa, mentre davanti a me vedevo noi viaggiare nella nostra casa mobile, alzando le mani al cielo e cantando a squarciagola Il mondo è mio.
Potevo sentire le risa di Oihan. Sono trascorse molte lune piene. Ed ora sono qui che vi racconto di noi. Del nostro viaggio.
Attraversando Terre sconosciute, incontrando gente, realtà che esistono Guardando le stelle che cadono in notte di luna piena, difficile, ma possibile. Ammirando la via lattea, mentre le stelle brillano arancioni nel cielo. Praticando yoga, giocando con Oihan che mi guarda e sorride. Vivendo con la mia famiglia alla giornata, cucinando, pulendo, facendoci la doccia all’aria aperta, i piedi del colore della Terra. A volte mi chiedo se questa è una vacanza. E la risposta: è si.
Posso trascorrere ore con mio figlio, senza tempo e senza spazio, lavorare sul rapporto con mio marito. Mentre lui studia la Natura attorno a sé e come poter convivere con essa, io vivo i miei momenti di creativà ed Oihan è lì, che esplora. Tocca la Terra, cerca di afferrare le formiche. Passiamo ore a sfogliare e a leggere libri insieme. Adoro tutto ciò. Adoro guaradare le nuvole che corrono nel cielo, trasformandosi continuamente. Sono tornata bambina anche io.
Era da tempo che faticavo a guardarmi dentro, ma soprattutto a far uscire ciò che avevo dentro. Lasciarmi ispirare.
Ero conspevole che tutto questo mi mancava, ed ho sempre creato scusanti. Ci sono scusanti. Nella vita di tutti i giorni la mia attenzione è focalizzata su altro. Qui sto imparando di nuovo a vivere nel momento. A vivere il Momento, rimanendo connessa con me stessa.
È questo ciò che abbiamo perso. Il contatto con la Natura. La Natura ci ospita, ci nutre, ci ispira, ci dona, ci fa vivere.
La Natura ci regala tramonti sull’oceano con soli accesi, notti buie e stellate, altre di luna piena. Albe meravigliose dal letto.
Al tempo stesso avere il coraggio di ammettere a se stessi che amiamo ciò che facciamo. La distanza ci guida in questo cammino. Ci fa ri-scoprire ciò che avevamo dimenticato, fa crescere il desiderio di esprimerci, di condividere, di apprezzare, di amare ciò che siamo. Ma per capire tutto questo bisogna REGALARSI TEMPO.