Ognuno di noi ha il suo Mantra. Quella frase, quella parola che ci ripetiamo spesso e che ci accompagna in alcuni momenti della nostra giornata, della nostra vita. Il Mantra con il suo potere ci invita a liberare la nostra mente, ci guida nell’atto della contemplazione. Il Mantra non è una preghiera, ma una vibrazione trascendentale.
L’energia del canto e della musica hanno un potere primordiale. Riscoprirlo ci riporta a contatto con il suono e le sue vibrazioni.
Il suono parla di noi e di come ci relazioniamo con noi stessi, come abitiamo il nostro corpo, come alliniamo la nostra mente, come esprimiamo la nostra anima.
Il Mantra con le sue vibrazioni ci aiuta ad ascoltare il nostro interiore lasciando che il suono si materializzi uscendo dal nostro corpo, dalla nostra bocca.
Mentre il suono puro del nostro spirito si manifesta, la Mente individuale si unisce alla Coscienza Cosmica.
Il potere del Mantra non sta nel significato della parola, ma nel suono stesso. Mi è capitato diverse volte di essere lì seduta ascoltando qualcuno recitare dei Mantra e sentire il mio corpo essere attraversato da un brivido che partiva dalla sommità della mia testa arrivando fino alla punta delle dita dei piedi, il mio cuore colmo di emozioni inspiegabali e una sensazione di benessere che mi pervadeva.
Quando ascoltiamo o recitiamo dei suoni specifici che hanno vibrazioni con particolari caratteristiche entriamo in un processo di accoglienza, di trasformazione che coinvolge il nostro benessere psicofisico e le nostre emozioni.
È come ascoltare la musica: ci sono musiche che ci rilassano, altre con cui possiamo addormentarci, altre che suscitano in noi le emozioni più disparate, grazie alle quali ci sentiamo euforici, malinconici, che addirittura ci fanno piangere.
Anche l’ OM (ॐ) apparentamente così semplice, dentro di sè nasconde una complessità, una forza, un’energia.
È un mantra antichissimo, la vibrazione iniziale che con il suo potere ha dato vita all’Universo, ha creato l’intero universo. Proprio per questo motivo il mantra OM viene chiamato anche pranava mantra, mantra primordiale.
L’ OM è siboleggiato da un elefante stilizzato, che ricorda la figura di Ganesha metà uomo e metà elefante, capace di rimuovere gli ostacoli, simbolo sacro per la tradizione.
Ogni volta che recito un OM riecheggia introno a me ed in me una solennità, una profondità, vengo immersa dal suono stesso, che a sua volta è composto da tre suoni:
- A – è associato allo stato di veglia, l’oscurità, l’ignoranza e il tempo presente
- U – è associato allo stato di sogno, all’inconscio, al dinamismo e al tempo passato
- M –è associato allo stato di sonno profondo, alla verità, alla purezza e al tempo futuro.
C’è infine un’ultima sillaba che compone il mantra OM, ossia il suono silente, la pausa tra un mantra e l’altro. Quest’ultima sillaba racchiude il significato della coscienza e della realtà oltre il tempo e lo spazio.
Om. Una sillaba eterna che contiene passato, presente e futuro. È il suono della creazione, ma anche della fine. È come se passato, presente e futuro fossero tutti qui racchiusi trascendnendo il tempo lineare.
Il Mantra libera il nostro Spirito interiore portandoci in uno stato di contemplazione, portandoci nell’unico posto in cui dovremmo essere: nel qui ed ora, permettendoci di guardare dall’alto il nostro labirinto interiore, il nostro schema di vita.