In questo tempo la Vita si sta risvegliando, l’introspezione, la riflessione, il raccoglimento dell’inverno lentamente si trasformano in un profondo ricordo. L’abbondanza, la nostra saggezza si espandono e crescono. In una società che vuole sempre dirci cosa dovremmo migliorare, cambiare e ottimizzare, spesso ci dimentichiamo che in realtà tutto è già lì. Siamo in realtà la massima espressione di abbondanza e amore. Il nostro cuore ci sussurra che è tutto già lì, dentro di noi: l’appagamento è già dentro di noi, non è necessario cercarlo all’esterno.
Desidero un mondo in cui ci lasciamo brillare. Un mondo in cui permettiamo a noi stessi di prendere il nostro posto e cominciamo a ricordare l’abbondanza e il potere elementare che siamo. Un mondo dove ci permettiamo di vivere la nostra Vita. Ma il permesso di vivere la nostra può esserci dato solo da noi stessi.
Beltane è la celebrazione dell’abbondanza, della creazione, della fertitlità, dell’amore, della purificazione, della sessualità, dell’unione.
Nell’allegro mese di Maggio la Natura si adorna di fiori colorati. Ci porta magicamente allo scoperto. Le feste di primavera ci invitano ad uscire all’aperto. Le forze del sole stimolano il nostro lato sensuale.
In questo tempo si celebra il matrimonio dei sentimenti. A Beltane i Celti celebravano il matrimonio del radioso Dio Sole con la Dea Terra, in modo che potessero donare nuova vita.
Nella notte di Walspurgis, che cade il 30 Aprile, i Celti spegnevano tutti i focolai e li riaccendevano ritualmente all’alba del 1 Maggio con una frusta e la legna di nove alberi diversi, rafforzando così il potere del rito con legna nuova.
La primavera era anticamente la stagione degli accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il Principio Maschile e quello Femminile si univano per propiziare la fertilità. Per i Celti la Primavera aveva inizio a Imbolc, e con la festa di Beltane aveva inizio l’Estate.
Beltane onora la Vita. Rappresenta, appunto, il culmine della primavera e l’inizio dell’estate. Le energie della Terra sono più forti e attive. Tutta la vita sta esplodendo con una potente fertilità e a questo punto nella Ruota dell’anno, il potenziale diventa concepimento.
Alla vigilia di Maggio la sessualità della Vita e della Terra è al culmine. La fertilità diventa il tema centrale. La dea Fanciulla ha raggiunto la sua pienezza. Lei è la manifestazione della crescita e del rinnovamento, Flora, la Dea della Primavera, la Regina di Maggio, la Sposa di Maggio. Il Giovane Re della Quercia si innamora di lei e vince la sua mano. Insieme, la Regina di Maggio e il Re di Maggio sono simboli del Sacro Matrimonio, l’unione di Terra e Cielo, e questa unione è stata rievocata dagli umani nel corso dei secoli.
Si tratta di sessualità e sensualità, passione, vitalità e gioia. E di concepimento. Un momento brillante per dare vita a idee, speranze e sogni.
Beltane è una delle otto Feste del Fuoco della Ruota dell’Anno. La parola Beltane deriva dal dio celtico ‘Bel’, che significa ‘il luminoso’ e la parola gaelica ‘teine’ che significa fuoco, il ‘fuoco lucente’ e tradizionalmente si riferisce ai falò che venivano accesi per onorare il Sole e incoraggiare il sostegno di Bel e della luce del Sole per coltivare il futuro raccolto e proteggere la comunità. Bel era il Dio della luce, del fuoco e della guarigione, aveva sì le qualità del Sole ma non era prettamente una divinità solare, non essendo i celti specificatamente devoti del Sole che consideravano una divinità femminile.
Le persone saltavano il fuoco per purificare e portare fertilità. Il falò è un incantesimo solare, che rappresenta e assiste il Sole, è il Sole che risplende in tutta la sua forza.
Beltane è un momento in cui le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto più gioioso e trionfale. Questo è un tempo in cui celebriamo il ritorno dell’estate, periodo di scampagnate e feste all’aperto. E’ un periodo dell’anno in cui di solito ci sentiamo fisicamente bene, in cui i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell’inverno e dell’inizio della primavera.
Quindi è il momento adatto per operare, per realizzare ciò che ci siamo prefissati di compiere.
I nostri pensieri si dirigono verso l’esterno, siamo mossi dall’azione. E’ il momento di passare più tempo con gli altri, di rafforzare le relazioni già esistenti; è un’epoca propizia per nuovi amori, nuove amicizie e nuovi rapporti. E’ anche tempo di stimolare la nostra creatività e la nostra fertilità interiore.
Con le festività passate il Sole, la Luce, sono stati “sacrificati” per poi farli rinascere al solstizio d’inverno, a Yule. Ora tutto è un fuoco splendente che si agita nel ventre di Madre Terra e fra danze e canti risale fino al cuore.
Beltane celebra il ritorno della Vita, il risveglio della Kundalini, il mondo intorno a noi è un vociare di bellezza e sensualità: il sole scalda la terra per permetterle di partorire la primavera. Nascono nuove Vite, l’unione diventa un atto sacro, un flusso di energia. La Terra e l’Universo si fondono e accolgono il nuovo.
È un tempo in cui siamo avvolti da colori, odori, profumi, suoni, la danza d’amore, l’euforia sono presenti ovunque, ci apriamo alla bellezza e a tutte le forme d’amore. Siamo proiettati verso la Natura, la Terra, la Fertilità, ci scontriamo contro la nostra ombra, che si manifesta in inverno.
Beltane è la festa della sessualità e della fertilità umana vissuta senza vergogna. La Natura si risveglia e cosi anche i nostri istinti, i nostri bisogni fisici desiderano essere soddisfatti.
Trascorri questo mese di Maggio onorando il tuo corpo e i tuoi sensi. approfitta delle belle giornate per fare escursioni in mezzo alla natura e prenditi il tuo tempo per percepire che sensazioni arrivano ai tuoi sensi quando sei a contatto con Madre Terra.
Questo è il modo migliore per vivere l’energia sessuale e naturale di questo Sabba.
Se sei solito celebrare con un rituale i Sabba questo mese ti invito a farlo con i tuoi amici, invocando le energie di questo tempo che si sentono e si palesano osservando semplicemente la Natura e la sua vitalità in maniera consapevole, attenta, profonda.