Sta arrivando anche lei. La primavera. L’equinozio di primavera. Ostara.
Anche questa festività viene vissuta e celebrata nelle varie tradizioni secolari in modo diverso e con un nome diverso, a volte molto simile; ma i simboli ed il significato che si celano dietro di lei sono gli stessi in ognuna di esse: la Rinascita.
Tutte le stagioni sono parte integrante della vita sulla terra e di quella dell’uomo. Ostara è una delle otto feste della Ruota dell’Anno, una festività che viene celebrata il giorno dell’Equinozio di Primavera, che quest’anno sarà il 20 Marzo. in cui giorno e notte hanno la stessa durata. Questo significa equilibrio, ma anche transizione da una fase ad un’altra. Gli equinozi sono un momento propizio per celebrare nuovi legami, ma anche rituali per dare spazio al nuovo.
Ostara, una festa intrisa di leggende, che ci invita ad accogliere questa nuova energia, che dona la vita. Tutte le creature, le piante e gli esseri viventi, che lentamente si stavamo risvegliando durante Imbolc, ora tornano a vivere, fiorire e sbocciare. Tutto si rigenera, anche noi ci rigeneriamo nel corpo e nello spirito. La Terra viene riscaldata dal sole svegliandosi dal sonno invernale. La primavera trabocca di amore per la vita, è la stagione tra il freddo ed il caldo, tra il buio e la luce. In questo tempo dell’anno, tutto si rinnova.
La magia di un nuovo inizio ci avvolge in una luce crescente, facendoci dimenticare dei giorni di buio. Un nuovo mondo si manifesta davanti a noi ricco di promesse, di apertura, di vita, di fertilità, di opportunità, di profumi, colori e sapori.
La Natura si mostra fanciulla e ci regala speranza. Questo è un tempo per abbracciare i nuovi propositi e per seminare i nostri progetti, le nostre idee e fluire nell’ energia e con l’energia della vita. Questa vita nuova ancora così pura, ma piena di forza luminosa e vivificante.
Il Risveglio della Coscienza, la consapevolezza dell’anima in viaggio sulla Terra, passa attraverso l’ascolto e la cura del corpo fisico e spirituale. In questo la Medicina Tradizionale cinese ci offre un codice per interpretare i segnali del corpo ed entrare in connessione con le emozioni.
L’elemento della primavera secondo la Medicina Tradizionale Cinese è il Legno: i nuovi inizi, la fase iniziale della vita, i primi passi. In questo momento dell’anno lo Yang comincia a risvegliarsi, a crescere; si riattiva dopo la fase di riflessione e di raccoglimento che viene dall’inverno. Gli organi collegati a questa stagione sono il fegato e la cistifellea, che dominano emozioni come rabbia e determinazione.
L’elemento Legno è il luogo in cui la manifestazione inizia a formarsi da semi profondi pieni di potenziale. Ciò si riflette in Madre Natura quando le piante in Primavera iniziano a crescere verso l’alto con nuovi germogli.
Questo elemento ci permette di trovare chiarezza su quale direzione seguire e sulla nostra visione di vita; ci permette di andare avanti con i nostri obiettivi, giocare con la creatività e la fantasia, e coltivare l’equilibrio emotivo liberandoci dai modelli emozionali che ci bloccano. La direzione del Legno è Est, non a caso Ostara, Ostern e Easter hanno in sé proprio la parola Est. In questo momento siamo proprio come il Legno: duttili, capaci di flettersi e di ritornare alla forma iniziale.
L’Equinozio di Primavera era chiamato dai popoli germanici “Oster”, mentre in antico anglosassone era detto “Easter”: da questi termini derivano i nomi odierni della Pasqua in tedesco ed in inglese, così come anche il nome della dea Eostre o Ostara. Il mito descrive questa antica e bellissima Dea lunare intenta a bagnarsi nella fonte sacra.
Nel passaggio dalla primavera all’estate lo spirito della Natura si rivela al mondo. L’anima dell’uomo si riversa in ciò che vive intorno, diventando così uno con tutto ciò che cresce, con ciò che germoglia e sboccia. Ostara scioglie la Terra dal torpore dell’inverno, quando la Terra è ancora quieta e placata come lo è la nostra anima. Ma quando a marzo le piante succhiano dalla Terra le sostanze minerali per crescere, allora si diffonde nella Natura una vitalità interiore, quasi una inquietudine. Sotto Terra si propaga la brama di vivere che contagia tutti gli esseri viventi. Gli alberi estendono i propri rami e le foglie si aprono. Ostara è la festa dell’apertura, dell’espansione, dell’esteriorizzazione. L’albero si radica nella Terra, nello Yin, ma allo stesso tempo si espande verso l’alto, verso il Cielo, il Sole, lo Yang. In questo tempo di trasformazione ci muoviamo dalla nostra interiorità verso l’esteriorità, dal basso verso l’alto, proprio come l’energia della Primavera. La nostra energia Qi scivola verso l’esterno e verso l’alto come la forza di un germoglio appena nato.
Per questo ti invito ad uscire all’aria aperta, osservare i primi boccioli che spuntano, ascoltare il cinguettio degli uccelli, riconnetterti ai grandi ritmi della Natura, al sacro ciclo dell’anno; respirare quest’aria che sprigiona freschezza e che regala un senso di libertà. Il ritorno della primavera ci permette di rigenerarci, di far diventare realtà quelle che sono state le nostre riflessioni, le nostre prese di coscienza, le epifanie che si sono manifestate durante l’inverno. Ritornare ad essere un tutto con la Natura, ringraziarla per insegnarci, nella sua ciclicità, che tutto si trasforma. Che dopo momenti bui arriva sempre la luce ad illuminarci ed a donarci coraggio. Celebriamo la grande Dea, la Madre Terra che ci nutre costantemente con i suoi frutti. A rendere questa celebrazione ancora più speciale ci sarà la Luna, che il 18 marzo splenderà nella sua pienezza, ricordandoci anche lei, proprio come le stagioni, il meraviglioso ciclo della vita ed invitandoci a canalizzare le nostre energie, a credere in noi stessi e nella nostra essenza. Onorare questo tempo con un rito di gratitudine e di benvenuto tutto ciò che è stato e che sta arrivando nel momento presente.